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Il Patto di famiglia: uno strumento per gestire il passaggio generazionale

  • Avv. Edoardo Tamagnone
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min
Lo strumento previsto dal nostro ordinamento per risolvere i problemi legati al trasferimento intragenerazionale delle aziende familiari
esterovestizione

Quando si parla di passaggio generazionale in ambito imprenditoriale, spesso ci si imbatte in tensioni familiari, incertezze legate alla successione e, in alcuni casi, nella disgregazione del patrimonio aziendale. Per rispondere a queste criticità, il legislatore ha introdotto il Patto di famiglia, disciplinato dagli articoli 768-bis e seguenti del Codice Civile.


Si tratta di un contratto attraverso il quale un imprenditore può trasferire in vita la propria azienda o le partecipazioni in una società a uno o più discendenti, scelti come futuri successori nella gestione dell’impresa.

A differenza delle disposizioni testamentarie, questo strumento ha efficacia immediata e consente di pianificare con chiarezza il futuro dell’attività.


Possono stipulare il Patto di famiglia l’imprenditore, uno o più suoi discendenti, e tutti gli altri soggetti che avrebbero diritto a una quota legittima in caso di sua successione (i cosiddetti legittimari: coniuge, figli, eventualmente ascendenti). È infatti necessario il coinvolgimento di tutti i legittimari, i quali, pur non ricevendo beni aziendali, devono essere compensati in modo equo, generalmente con beni o somme di denaro.


Il Patto di famiglia può avere come oggetto l’intera azienda o partecipazioni sociali, purché non siano soggette a vincoli particolari. L’accordo deve essere stipulato per atto pubblico, con l’assistenza di un notaio.


Tra i principali vantaggi, vi è la possibilità di assicurare continuità gestionale all’impresa, evitando frammentazioni patrimoniali che spesso derivano dalle successioni legittime. Inoltre, il Patto tutela l’equilibrio tra i legittimari e riduce in modo significativo il rischio di future controversie ereditarie.


Sul piano fiscale, la normativa prevede, al ricorrere di determinati requisiti (come il mantenimento dell’attività per almeno cinque anni), l’esenzione dall’imposta di donazione per il trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni.


In sintesi, il Patto di famiglia rappresenta una scelta strategica per chi desidera organizzare per tempo la successione, preservare il valore dell’impresa e garantire equità tra gli eredi. Uno strumento da valutare con attenzione, con il supporto di consulenti legali e fiscali, soprattutto in presenza di patrimoni imprenditoriali rilevanti.


Per una consulenza specializzata in materia di patto di famiglia potete contattarci al numero 011-6605068


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